Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico "Emanuela Loi" - Via Emanuela Loi n. 6 - 00048 Nettuno - Tel. 06121126540

 LogoComunitaEuropeaStemma RepubblicaItalianaLogoMinisteroDellIstruzioneDellUniversitaDellaRicercaLogoCittaDiNettuno


pon europei

 

  • Home 1
  • Home 3
  • Home 5
  • home 6

loiorienta

    ioemanuela

    In occasione della “XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti di Mafia” l’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio ha organizzato, insieme a Libera, la messa in scena del monologo teatrale “Io Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino” il 21 marzo alle ore 21.00 allo Spazio Rossellini di via della Vasca Navale 58  a Roma.

    “Io Emanuela” (regia di Sara Poli per Progetti e Regie, in scena Laura Mantovi) è la storia di Emanuela Loi, agente della scorta di Paolo Borsellino morta con il giudice di Palermo e con Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina nell’attentato del 19 luglio 1992 in via d’Amelio.

    Lo spettacolo, tratto dal libro di Annalisa Strada, narra in prima persona la storia di Emanuela Loi, una ragazza come tante altre, una ragazza che alla fine degli anni ’80 sta costruendo il suo futuro. La giovane poliziotta di origini sarde avrebbe potuto restare una persona anonima, una delle tante persone che ogni giorno scelgono il proprio lavoro, crescono, invecchiano. E invece no, è entrata nella storia, perché perse la vita poco più che ventenne nell’attentato a Paolo Borsellino, nella strage di via d’Amelio, insieme al giudice e ad altri quattro colleghi.

    Il Presidente dell’osservatorio per la Sicurezza e la Legalità, Giampiero Cioffedi, in apertura dell’iniziativa, ha salutato la delegazione degli studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Emanuela Loi” con i docenti presenti allo spettacolo. La partecipazione del nostro Istituto si inserisce in un percorso didattico intrapreso nell’ambito del progetto sulla legalità “Le loro idee camminano sulle nostre gambe” il cui evento conclusivo si svolgerà l’8 aprile prossimo.

    Stampa Email

    Federica GiordanoVenerdì 25 marzo 2022 alle ore 10.40, presso gli spazi del nostro Istituto si svolgerà l’incontro con la poetessa Federica Giordano, nell’ambito della VIII edizione della rassegna “4 incontri tra oralità e scrittura ~ esempi di giovane poesia contemporanea”, anno scolastico 2021-2022.
    leggi il post
    Federica Giordano è nata a Napoli nel 1989. È laureata in Lingue moderne per la cooperazione internazionale con una tesi in Letteratura tedesca su “Antigone” di F. Hölderlin.
    Si occupa di critica letteraria e collabora a varie riviste tra le quali “Nuovi Argomenti” e “Poesia” di Crocetti. È inoltre tra i blogger del sito di Poesia della Rai di Luigia Sorrentino. Gestisce insieme a Mario Fresa il blog di musica “Il Re Pescatore”. (https://ilrepescatore.blogspot.com/)
    È autrice di un servizio sulla raccolta “Porcellana – Poema sulla distruzione della mia città” di Durs Grünbein con un’ampia sezione di traduzioni di testi inediti in lingua italiana, pubblicato nel numero di Febbraio 2013 della rivista “Poesia”. Ha curato la traduzione di due lungometraggi di Cynthia Baett “Cycling the frame” e “The invisible frame” presentati nell´ambito delle rassegne cinematografiche del Goethe-Institut di Napoli. Il numero di novembre 2016 della rivista Poesia ha accolto un’ampia sezione di suoi testi inediti. La sua raccolta di versi “Utopia Fuggiasca” (Marco Saya Editore, 2016) ha vinto il Premio italo-russo Bella Achamadulina (2017) – e il Premio “L’Iguana” (2017), menzione di merito al premio Frascati, menzione speciale al Premio Montano. Insieme alla poetessa Vanina Zaccaria, è autrice del lavoro poetico e performativo: “La storia e l’utopia. Un dialogo poetico”, presentato per la prima volta al Festival della Letteratura di Narni. L’ultima pubblicazione, a maggio 2019, con l’editore milanese Marco Saya: “La luna è un osso secco”, con la quale è finalista alla 59esima edizione del Premio Frascati.

    Stampa Email

    145874600 259751978838095 3465631859812171257 n

    Lunedì 7 marzo, presso il nostro Istituto, si è svolto un interessante incontro che ha visto protagonisti alcuni degli studenti del Dipartimento di Grafica e Comunicazione che hanno avuto la possibilità di intervistare Paolo Siani, fratello di Giancarlo Siani giornalista ucciso a soli 26 anni dalla camorra.
    Dopo la visione del film Fortapàsc di Marco Risi, i ragazzi hanno preparato delle domande che hanno posto al fratello del giornalista assassinato.
    I giovani “reporter” hanno così avuto l’opportunità di conoscere ancor di più attraverso le parole toccanti di Paolo Siani, la storia di un professionista serio che faceva il proprio dovere, che non aveva paura di raccontare la verità: un ragazzo allegro, brillante, che a bordo della sua Mehari verde sfidava a viso aperto il malaffare. Riguardo l’iniziativa Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso, ha detto: “È stata una bella mattinata intensa e proficua, una piccola semina di speranza con la certezza che questi ragazzi si impegneranno nel nome di Giancarlo”.
    L’evento si inserisce in un percorso didattico intrapreso nell’ambito di una serie di percorsi didattici sulla legalità attivati dall’Istituto. Soddisfatto il Dirigente Scolastico, dott. Gennaro Bosso,  che ha fortemente voluto l’iniziativa, che ha dichiarato: “Nonostante la pandemia, ci stiamo spendendo molto per la diffusione dei percorsi di legalità, ci ha fatto immensamente piacere avere un testimone diretto della vicenda legata ad un giornalista libero, ucciso dalle mafie per non aver avuto paura di descrivere, nei suoi articoli, le malefatte della criminalità organizzata, colgo l’occasione per ringraziare Paolo Siani per la sua disponibilità e per le sue parole emozionanti e vive  che ci hanno fatto conoscere e ricordare una storia ed una persona che con il suo operato è un esempio per le nuove generazioni“.

    Stampa Email

    8 marzo Festa Donne 5

    In occasione della Giornata internazionale per le donne, oggi, martedì 8 marzo 2022, la nostra Istituzione scolastica proporrà alle classi una serie di approfondimenti riguardo l’evento storico legato alla ricorrenza; quest’anno dedichiamo questa giornata, anche, alla riflessione sul significato della parola pace, in un periodo storico che, purtroppo, riporta sulle cronache quotidiane le immagini del terribile conflitto in atto in Ucraina.

    Le immagini di questa guerra ci mostrano, soprattutto, il volto femminile di forza e resistenza, capacità generativa e creativa in mezzo alla violenza più buia. Oggi celebriamo l’umanità delle donne contro la disumanità della guerra. Rivolgiamo questa giornata a tutte le donne che soffrono a causa delle guerre, che ancora nel 2022 insanguinano il pianeta, sperando che per tutti, senza differenze di genere, si possa presto dedicare una giornata alla celebrazione dell’affermazione della pace e del superamento di ogni tipo di discriminazione e violenza.  

    Stampa Email

    giorno del ricordo 2022

    Oggi, Giovedì 10 febbraio 2022 alle 10 celebriamo il Giorno del Ricordo 2022, questa ricorrenza è stata istituita dalla Repubblica italiana (art. 1 Legge n. 92 del 30 marzo 2004) al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. La nostra Istituzione scolastica metterà in atto quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione, recepito nella circolare n. 183, affissa all’albo d’Istituto. Ricordiamo, per non dimenticare, un dramma della storia, anche, attraverso le parole del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, che ha dichiarato: “La persecuzione, gli eccidi efferati di massa – culminati, ma non esauriti, nella cupa tragedia delle Foibe – l’esodo forzato degli italiani dell’Istria della Venezia Giulia e della Dalmazia fanno parte a pieno titolo della storia del nostro Paese e dell’Europa. Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Questa penosa circostanza pesò ancor più sulle spalle dei profughi che conobbero nella loro Madrepatria, accanto a grandi solidarietà, anche comportamenti non isolati di incomprensione, indifferenza e persino di odiosa ostilità“.

    Stampa Email

    Altri articoli...

    Servizio Meteorologico Militare

    • Moodle
    • Generazioni
    • Delf
    • Avis
    • Universitaly