Come Istituzione scolastica siamo soddisfatti di aver avuto la possibilità di partecipare all’iniziativa di testimonianza che ha avuto come protagonista Sami Modiano, organizzata dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma e curata dal Professor Marco Caviglia, che si è svolta lunedì 24 Gennaio 2022. Sami, non senza emozione, ha raccontato ai nostri alunni della sua infanzia a Rodi in un contesto sereno ancora non travolto dalle leggi razziali e della sfida di essere testimone della storia fare oggi, un viaggio nei ricordi, passando dai drammi e dalle ferite della deportazione ad Auschwitz-Birkenau nel quale la sua famiglia e la quasi totalità degli ebrei di Rodi fu distrutta. Ancora, Modiano, ha ricordato anche il suo primo viaggio della Memoria nel 2005 assieme a trecento studenti delle scuole superiori romane. “Appena sono arrivato – ha detto– mi sono ricordato tutto. Erano passati sessant’ anni e non avevo dimenticato niente. Vedevo ancora mia sorella, dall’altra parte dei fili spinati. Vedevo la baracca numero 15 dove ero con mio papà. Vedevo ancora mio papà che mi dava la benedizione e mi puntava il dito. Vedevo la baracca numero 11, le fosse dove avevo lavorato, la rampa della morte…”. Sami fu preso allora da una crisi di pianto. Girandosi verso gli studenti una rivelazione: “Vidi che i ragazzi piangevano con me. Quelle lacrime mi hanno portato a chiedermi: perché piangono? Io ho un motivo per piangere, ma loro? Lì ho capito che anche io dovevo rompere il silenzio, fare la mia parte”. Affinché “quello che i miei occhi hanno visto, voi non dobbiate mai vederlo”. Pertanto, la sua testimonianza assume un valore simbolico che va ben oltre l’evento che riguarda ognuno di noi. Quanti italiani, quante famiglie e fra queste quanti nostri concittadini hanno provato l’orrore della deportazione nei lager nazisti. la testimonianza di chi c’era è importante per conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e dell’intera Europa, e, soprattutto, affinché simili eventi non possano mai più accadere. Tutto il nostro Istituto è coinvolto in una serie di iniziative che non si esauriscono con la giornata celebrativa del 27 gennaio, ma proseguono, nell’anno scolastico in corso, con una serie di approfondimenti e con il supporto continuo della Fondazione Museo della Shoah di Roma che ringraziamo per la cura e l’attenzione che presta affinché le giovani generazioni non si dimentichino della Shoah e di tutti gli stermini e i genocidi perpetrati in nome di falsi valori.
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