Giovedì 9 febbraio alle ore 16.30, presso l’aula magna dell’istituto, si svolgerà, nell’ambito del progetto “Tra memoria e futuro: città, territorio, persone, attraverso i libri”, un incontro sull’opera “Nettuno a memoria, un’autobiografia fra comunità, società e società complessa”, di Giuseppe Chitarrini, edizioni FusibiliaLibri.
Interverranno, insieme agli studenti relatori e uditori, il prof. Eugenio Bartolini del Liceo scientifico “Innocenzo XII” di Anzio, le proff. Tiziana Aleandri, Cinzia Paradisi, Francesca Tammone, e il prof. Renato Innocca, della “Loi”, nonché Dona Amati di FusibiliaLibri; coordinerà l’incontro il prof. Ugo Magnanti. Sarà presente l’autore.
“La lunga passeggiata del lungomare di Nettuno iniziava dalla fontanella dopo l’arco d’accesso al centro storico. Un ombroso pergolato di tamerici proteggeva dall’accecante sole estivo e, parzialmente anche dalla pioggia in inverno. Sulla destra, dove adesso è il chiosco delle informazioni turistiche, c’erano due o tre banchi che vendevano cozze pescate in mattinata, consumabili anche lì per lì con una spruzzata di limone. Accanto ai banchi le scalinate che scendevano giù verso il mare e gli scogli: a sinistra si andava verso lo ‘scoglio Orlando’, mentre a destra si voltava accedendo alla suggestiva e struggente passeggiata ‘Marciaronda’, che costeggiava le mura del borgo separandole dai flutti che si infrangevano sugli scogli, e in caso di mare agitato, sulla passeggiata col selciato fatto di grandi sanpietrini, resi lucidi e scivolosi dall’umidità marina. Nei giorni di mare agitato e cielo grigio e basso, la Marciaronda assumeva una livrea di livida e severa bellezza…”
Dal ricordo dei ‘luoghi’: le sale cinematografiche, le fraschette e le osterie, i cortili, le sale parrocchiali, i negozi e le botteghe, la piazza…. alla riflessione sui possibili ‘non-luoghi’ di oggi: la ex Casa di Riposo, l’edificio che doveva essere il teatro cittadino, gli spazi anonimi dell’iperconsumo, le varie fatiscenze…
Queste pagine intendono percorrere sul filo della memoria alcuni aspetti, episodi, luoghi, aspettative e contraddizioni del vissuto autobiografico inevitabilmente collocato nel contesto storico sociale nettunese. Non si tratta di compiaciuta nostalgia, ma di una possibilità di riflettere sul passato, di indicare nuovi possibili luoghi di socialità e densità relazionale, di creare le occasioni per la costruzione di beni simbolici caratterizzanti il territorio che siano generatori di un minimo di ‘benessere’ ambientale, sociale e culturale, non esclusivamente ad ‘uso turistico’ agostano, ma per quella che è, invece, la quotidianità della cittadina e il suo profilo identitario, il suo orizzonte prospettico, e i parametri esistenziali che costituiscono la qualità della vita locale. Parametri che vanno ripensati, resi civicamente adeguati, capaci, quindi, di contrastare quelle derive che sono possibili nella fase storico-sociale che la città sta vivendo e che sembrano spingerla verso una posizione periferica nel vasto bacino dell’area metropolitana romana.
Giuseppe Chitarrini è autore di saggi, fra cui, “Edipo, Amleto, Pinocchio e gli altri. Aspetti educativi e formativi della tragedia, della fiaba e del romanzo” e “Nodi al pettine. Storie di bambini che diventano ‘Minori’”. Pubblicista, ha collaborato e collabora con alcune testate locali e nazionali, fra cui “l’Abaco”, annuario di critica letteraria, teatrale e cinematografica diretto da Rocco Paternostro. Sociologo, ha lavorato per trentasei anni presso i Servizi sociali ed educativi della Città di Nettuno e ha anche svolto l’attività di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
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