Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico "Emanuela Loi" - Via Emanuela Loi n. 6 - 00048 Nettuno - Tel. 06121126540

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    2. Sacha Piersanti

    Martedì 28 febbraio 2023 alle ore 11.10, presso gli spazi dell’Istituto, si apre la IX edizione della rassegna “4 incontri tra oralità e scrittura ~ esempi di giovane poesia contemporanea”, anno scolastico 2022-2023.

    http://www.itcloi.edu.it/index.php/2-uncategorised/387-a-scuola-con-la-giovane-poesia-2

    L’incontro di apertura si svolgerà con Sacha Piersanti.

    Sacha Piersanti (foto Dino Ignani) è nato nel 1993 a Roma, dove vive. Ha pubblicato i libri di poesia “Pagine in corpo” (Empiria, 2015) e “L’uomo è verticale” (Empiria, 2018). Ha scritto, e tra il 2017 e il 2019 portato in scena, i testi originali per lo spettacolo “L’ora dell’Alt”, ispirato alla poesia di Giorgio Caproni. Nell’ottobre del 2019 alcune sue poesie appaiono sul 17° numero della rivista “L’Intranquille” in traduzione francese. Dal 2017 è tra i curatori del progetto “La casa del Poeta” per la riqualificazione e conservazione della celebre casa-baracca del poeta Valentino Zeichen (1938-2016). Del 2019 per Arcana ha pubblicato il saggio critico “Zero, nessuno e centomila. Lo specifico teatrale nell’arte di Renato Zero”. Attualmente collabora come critico teatrale con la rubrica “Che teatro fa” di Repubblica.it. È laureato in lettere.

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    giorno della ricordo

    Attraverso una serie di attività didattiche di approfondimento, oggi, nel nostro Istituto, ricordiamo le vittime delle foibe, un triste periodo della storia italiana durante il quale molti italiani furono deportati o costretti a fuggire dalle loro case a causa delle persecuzioni politiche e etniche. Le vittime delle foibe sono coloro che furono perseguitati, deportati e uccisi durante la storia recente della ex Jugoslavia. Le foibe sono profonde cavità naturali presenti in diverse regioni dell'Istria, del Quarnaro e della Dalmazia, ed erano utilizzate come luoghi di esecuzione e di sepoltura durante la Seconda Guerra Mondiale e nei decenni successivi.

    Durante il periodo fascista in Italia e il successivo periodo di occupazione nazista, molte persone considerate "antifasciste" o appartenenti a minoranze etniche furono perseguitate, deportate e uccise nelle foibe. Dopo la fine della guerra, con la nascita della Repubblica Popolare di Yugoslavia, molti italiani residenti in Istria e Dalmazia furono sottoposti a repressioni e deportazioni da parte delle autorità jugoslave.

    Ricordiamo i morti della  foibe come simbolo delle sofferenze e dei sacrifici di coloro che hanno subito le conseguenze della guerra ,  sperando che i conflitti che ancora portano sofferenze e morte a milioni di persone innocenti cessino in ogni luogo del nostro pianeta.

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    nettuno

    Giovedì 9 febbraio alle ore 16.30, presso l’aula magna dell’istituto, si svolgerà, nell’ambito del progetto “Tra memoria e futuro: città, territorio, persone, attraverso i libri”, un incontro sull’opera “Nettuno a memoria, un’autobiografia fra comunità, società e società complessa”, di Giuseppe Chitarrini, edizioni FusibiliaLibri.

    Interverranno, insieme agli studenti relatori e uditori, il prof. Eugenio Bartolini del Liceo scientifico “Innocenzo XII” di Anzio, le proff. Tiziana Aleandri, Cinzia Paradisi, Francesca Tammone, e il prof. Renato Innocca, della “Loi”, nonché Dona Amati di FusibiliaLibri; coordinerà l’incontro il prof. Ugo Magnanti. Sarà presente l’autore.

    “La lunga passeggiata del lungomare di Nettuno iniziava dalla fontanella dopo l’arco d’accesso al centro storico. Un ombroso pergolato di tamerici proteggeva dall’accecante sole estivo e, parzialmente anche dalla pioggia in inverno. Sulla destra, dove adesso è il chiosco delle informazioni turistiche, c’erano due o tre banchi che vendevano cozze pescate in mattinata, consumabili anche lì per lì con una spruzzata di limone. Accanto ai banchi le scalinate che scendevano giù verso il mare e gli scogli: a sinistra si andava verso lo ‘scoglio Orlando’, mentre a destra si voltava accedendo alla suggestiva e struggente passeggiata ‘Marciaronda’, che costeggiava le mura del borgo separandole dai flutti che si infrangevano sugli scogli, e in caso di mare agitato, sulla passeggiata col selciato fatto di grandi sanpietrini, resi lucidi e scivolosi dall’umidità marina. Nei giorni di mare agitato e cielo grigio e basso, la Marciaronda assumeva una livrea di livida e severa bellezza…”

    Dal ricordo dei ‘luoghi’: le sale cinematografiche, le fraschette e le osterie, i cortili, le sale parrocchiali, i negozi e le botteghe, la piazza…. alla riflessione sui possibili ‘non-luoghi’ di oggi: la ex Casa di Riposo, l’edificio che doveva essere il teatro cittadino, gli spazi anonimi dell’iperconsumo, le varie fatiscenze…

    Queste pagine intendono percorrere sul filo della memoria alcuni aspetti, episodi, luoghi, aspettative e contraddizioni del vissuto autobiografico inevitabilmente collocato nel contesto storico sociale nettunese. Non si tratta di compiaciuta nostalgia, ma di una possibilità di riflettere sul passato, di indicare nuovi possibili luoghi di socialità e densità relazionale, di creare le occasioni per la costruzione di beni simbolici caratterizzanti il territorio che siano generatori di un minimo di ‘benessere’ ambientale, sociale e culturale, non esclusivamente ad ‘uso turistico’ agostano, ma per quella che è, invece, la quotidianità della cittadina e il suo profilo identitario, il suo orizzonte prospettico, e i parametri esistenziali che costituiscono la qualità della vita locale. Parametri che vanno ripensati, resi civicamente adeguati, capaci, quindi, di contrastare quelle derive che sono possibili nella fase storico-sociale che la città sta vivendo e che sembrano spingerla verso una posizione periferica nel vasto bacino dell’area metropolitana romana.

    Giuseppe Chitarrini è autore di saggi, fra cui, “Edipo, Amleto, Pinocchio e gli altri. Aspetti educativi e formativi della tragedia, della fiaba e del romanzo” e “Nodi al pettine. Storie di bambini che diventano ‘Minori’”. Pubblicista, ha collaborato e collabora con alcune testate locali e nazionali, fra cui “l’Abaco”, annuario di critica letteraria, teatrale e cinematografica diretto da Rocco Paternostro. Sociologo, ha lavorato per trentasei anni presso i Servizi sociali ed educativi della Città di Nettuno e ha anche svolto l’attività di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Roma.

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    Sabato 4 febbraio, ore 10, Aula Magna - ITET “E. Loi” di Nettuno

    loi

    Dopo un anno di intenso lavoro sui territori di Anzio e Nettuno, i protagonisti di questo avvincente percorso sigleranno la conclusione condividendo pubblicamente i risultati raggiunti. Il progetto FREQUENTIAMO, avviato nel febbraio 2022, ha offerto in dodici mesi variegate attività dedicate sia agli adolescenti che ai loro genitori e ai docenti anche attraverso il coinvolgimento di enti pubblici, scuole, associazioni e realtà produttive dei due territori coinvolti. Obiettivo principale del progetto è stato contrastare e diminuire il livello dell’abbandono scolastico, mitigare le condizioni che conducono alla devianza giovanile, definendo interventi strutturati e costruendo un modello territoriale sistemico operativo che vada oltre la durata prevista.

    Nel corso dell’evento di chiusura verranno fornite ai presenti tutte le informazioni riguardanti: le attività erogate – dai laboratori ai corsi di formazione fino agli eventi e alle manifestazioni di tipo aggregativo – i numeri dei destinatari raggiunti, dei professionisti coinvolti e delucidazioni sugli obiettivi progettuali. Non mancherà, in aggiunta, lo spazio per gli interventi delle scuole partner di progetto che hanno collaborato fattivamente al percorso educativo, ospitando laboratori e non solo. E ancora, il soggetto Capofila, la Cooperativa sociale “La Coccinella di Anzio, insieme ai partner (associazioni, enti pubblici, parrocchie ed altre realtà produttive dei territori coinvolti) spiegheranno nei dettagli il lavoro svolto e getteranno le basi per nuove sperimentazioni sempre a favore degli adolescenti di Anzio e Nettuno.

    “FREQUENTIAMO non è stato un semplice progetto - commenta la Dottoressa Antonella Grande, responsabile del progetto, che interverrà all’evento conclusivo - ma un vero e proprio esperimento sociale di successo che dimostra, una volta di più, la forza della Comunità educante che può funzionare solo se lavora unita. Abbiamo grandi aspettative per il futuro. Non abbiamo intenzione di interrompere questo flusso di opportunità avviato, troveremo il modo, anche grazie alla collaborazione con gli enti partner di progetto, di andare avanti”.

    Dello stesso avviso la dottoressa Alessandra Rinaldi, presidente della Cooperativa sociale “La Coccinella” di Anzio, ente capofila e promotore del progetto Frequentiamo: “Aperto questo varco che ci ha consentito di arricchire la vita sociale e culturale dei nostri giovani, di fare Comunità con scuole, associazioni e territori, è nostro dovere proseguire per lasciare ricadute definitive a beneficio di tutti”.

    Nel corso dell’evento finale, infine, saranno premiati i ragazzi che hanno vinto il contest lanciato dal progetto FREQUENTIAMO attraverso la piattaforma multimediale che ha permesso ai giovani di interagire su vari argomenti, commentando post, foto e video e confrontandosi con i coetanei su diverse tematiche a loro molto vicine.

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    settimana della memori

    Il 24 gennaio alle ore 10.30, in occasione della Settimana della Memoria 2023, il nostro Istituto ricorderà l’olocausto attraverso la testimonianza di Edith Bruck, scrittrice e testimone, sopravvissuta ai campi di sterminio. L'intervista si svolgerà on-line in diretta sul canale Youtube della Fondazione Museo della Shoah.

    78 anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e rivelavano al mondo, per la prima volta, la realtà del genocidio in tutto il suo orrore.
    “Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. Nelle parole di Anna Frank è racchiuso il senso del Giorno della Memoria, ricorrenza che si celebra in gran parte del mondo, ogni anno, il 27 gennaio. Una data fortemente simbolica, scelta per commemorare i milioni di vittime della Shoah, ma non solo. Una data da portare impressa del cuore, di cui vogliamo ribadire l’importanza di ricordare perché e cosa significa "giornata della memoria".

    Il link per seguire l’intervista è il seguente: 

    https://youtu.be/r7aAseS_AcM

     

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    Locandina22

    Dalle ore 10 alle ore 12 il Dirigente Scolastico e i Docenti della Commissione Orientamento illustreranno il piano dell’offerta formativa ai genitori e agli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado.

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